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Il vaccino deve diventare obbligatorio?

La salute non è soltanto un diritto fondamentale dell’individuo, ma è anche interesse della collettività. Ma quali sono i limiti ben precisi? Visto che ormai abbiamo dosi di vaccino disponibili quasi per tutti, torna di attualità un dubbio: ma non si dovrebbe rendere il vaccino obbligatorio, proprio per aumentare il tasso di vaccinazione? Ecco cosa dice la Costituzione

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Cosa vietano i social? Bullismo sì, vendita di organi non sempre.

Una ricerca dell’Università del Colorado analizza i comportamenti vietati nei social network. Sono in totale 66 i casi previsti, non tutti dichiarano espressamente i contenuti considerati illeciti.

Sempre di più Instagram, Facebook, Twitter, TikTok e gli altri social network sono parte delle nostre vite, come strumenti di comunicazione, di informazione, di svago, di contatto. In pratica stanno diventando sempre di più una specie di mondi paralleli in cui viviamo.

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Il maresciallo Badoglio e la circolare su AstraZeneca.

Dopo mesi di indicazioni spesso contraddittorie su chiusure, aperture, viaggi, noi cittadini ci sentiamo sempre più confusi e incerti: e iniziamo a perdere la fiducia nello Stato, pur sapendo che la fiducia dei cittadini è il “collante” della democrazia. Forse è proprio vero – come dice qualcuno – che siamo in uno stato di guerra e che iniziamo a sentirci un po’ come nei tragici giorni dopo l’8 settembre.

“… Ribadendo che il vaccino Vaxzevria è approvato a partire dai 18 anni di età, … si rappresenta che è raccomandato un suo uso preferenziale nelle persone di età superiore ai 60 anni. In virtù dei dati ad oggi disponibili, chi ha già ricevuto una prima dose del vaccino Vaxzevria, può completare il ciclo vaccinale col medesimo vaccino”.

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Il maresciallo Badoglio e la circolare su AstraZeneca

Dopo mesi di indicazioni spesso contraddittorie su chiusure, aperture, viaggi, noi cittadini ci sentiamo sempre più confusi e incerti: e iniziamo a perdere la fiducia nello Stato, pur sapendo che la fiducia dei cittadini è il “collante” della democrazia. Forse è proprio vero – come dice qualcuno – che siamo in uno stato di guerra e che iniziamo a sentirci un po’ come nei tragici giorni dopo l’8 settembre.

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